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sabato 14 novembre 2009

MAXXI




Finalmente, dopo "appena" 2 lustri, la capitale può ammirare il suo nuovo Museo d'Arte del XXI secolo.
Alla faccia di chi sostiene che l'Italia non è un paese all'avanguardia (in senso architettonico in tal caso), e che Roma è ancora una città troppo legata ai fasti del suo passato imperiale.
Beccatevi questa botta di modernità, questa profusione di linee organiche, questa sinuosità imponente, insomma, questo catafalco multiforme che grida vendetta!
Un'opera straordinaria, per dimensioni, forme, costi, ma pur sempre straordinaria.
E questa volta non cadrò nella facile polemica tanto cara a chi di mestiere. Non mi metterò a puntare il dito sulla scelta di un'archi-star strapagata a scapito dei tanti architetti italiani, giovani, bravi ma purtroppo tragicamente sconosciuti, nè sulle implicazioni politiche, nè riaprirò lo stravecchio discorso dell'integrazione dell'architettura contemporanea con le vetuste e sacre forme della capitale. NO.
Lascerò parlare le immagini, e ciò che loro evocano, sperando solo che dal vivo l'effetto sia ancora più stupefacente.
Perchè se c'è una caratteristica che l'architettura non deve mai perdere, questa è quella di
STUPIRE!

Per saperne di più

mi accingo a coltivare questo piccolo orticello di pensieri come un bravo agricoltore.
prometto di innaffiarlo di parole,
di nutrirlo delle migliori idee,
di curarlo con gli argomenti migliori che io possa trovare in commercio.

ma sono un'incostante.

allora rettifico:
non prometto un bel niente!